#7 Lo stile della saggistica critica sulle arti

(Non un abstract ma una motivazione)

L’esegesi dello stile della saggistica critica sulle arti potrà sembrare uno strano esercizio di bizantinismo, trattandosi di un meta-meta-discorso, di un ente di quarto grado: un pensiero (l’esegesi stilistica) a proposito di un altro pensiero (la saggistica critica) concernente un altro pensiero (le opere artistiche) intendendo queste a loro volta come un pensiero sulla realtà. Un’apoteosi del metadiscorso; a dir poco, sovrastrutturale. Può darsi. Tuttavia tale esegesi ha la pretesa di non essere futile, di avere una motivazione soda, consistente: essa nasce per rendere giustizia a una concreta esperienza che smentisce la supposta irrilevanza di questa stratificazione in cui ogni successivo strato sarebbe più evanescente. Un’esperienza del genere ciascuno l’ha provata: è che talora, leggendo un saggio critico, la sostanza di ciò che leggiamo manifesta per la nostra coscienza la stessa genuinità degli strati presuntamente più diretti, la realtà e l’arte; e in particolare, il pregio di ciò che leggiamo non sta meno nello stile che nel contenuto, esattamente come per l’arte. Il meta-meta-discorso si rivolge comunque a una realtà, ancorché mediatissima, la cui vividezza e attrattiva non è talvolta meno diretta e intensa di quella della realtà immediata o dell’arte. Esiste un valore – sia estetico sia morale – di questa scrittura di secondo terzo ennesimo grado, un valore che si sostanzia propriamente nel suo stile. Non solo non è futile, è indispensabile, interrogarlo.

4 maggio 2021, ore 17

Stefano Lombardi Vallauri

Lo stile della saggistica critica sulle arti