Spesso un’idea musicale prende forma, esiste nella storia e viene utilizzata prima ancora di acquisire una denominazione univoca che la identifichi. È il caso della Follia, il cui esempio più noto è racchiuso nel brano conclusivo dell’op. V di Arcangelo Corelli. Celata sotto altre spoglie (La gamba, La cara cossa) è presente come schema armonico fino dal XVI secolo. La prima citazione del nome, con riferimento alla provenienza, si trova nel De Musica di Francisco de Salinas (1577). La Follia appare nei libri di chitarra spagnola, in raccolte di canzoni, capricci e sonate per diversi strumenti, o per clavicembalo solo. Attraverso le fonti custodite nel Museo della Musica, ci si propone di tracciare le origini, seguire il percorso e narrare la storia della Follia nei suoi diversi aspetti.
5 marzo 2022, ore 17:30 – Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna
Vania Dal Maso
La Follia: dalle origini a Corelli e oltre