Giacomo Albert
(Università di Torino)
Parole inventate per nuove prassi artistiche: musica e arti nel Novecento
Ambient music, sound art, sonic art, installazione sonora, scultura sonora, visual music, audiovisual performance. Questi sono alcuni tra i nuovi “generi” e le nuove “forme d’arte” inventati, codificati e teorizzati nel XX e XXI secolo, inquadrati nell’interstizio fra musica e arti. Il contributo si prefigge di analizzare i termini, studiare la loro storia, il loro campo semantico e l’evoluzione dei concetti e delle forme artistiche cui rimandano. Inoltre, si esamineranno anche la loro diffusione sociale e la loro accoglienza istituzionale.
L’obiettivo non è delineare un quadro sistematico dei concetti: infatti, premessa è che «se la parola coglie effettivamente una tendenza, qualcosa in divenire, allora è impossibile definirla» e «ogni realtà storica si sottrae al procedimento semiotico di definizione» (Adorno). Però, studiare le parole, i discorsi e la loro storia può servire a cogliere l’orizzonte nel quale i concetti si inscrivono, l’insorgere delle problematiche estetiche nell’alveo del dibattito artistico, e, non meno importante, la loro diffusione sociale. Inoltre, può servire a far emergere da una parte il ruolo che la categorizzazione svolge sulle pratiche artistiche, e dall’altra le politiche implicite in questa attività.
L’obiettivo, dunque, è analizzare da una parte le strategie di politica culturale perseguite da compositori e istituzioni, dall’altra, provare a tracciare, attraverso l’analisi delle parole e dei discorsi, un’evoluzione delle prassi artistiche che per tutto il Novecento e ancora fino ai giorni nostri, nascono, si reinventano e muoiono nell’interstizio fra musica e arti.
Stefano Lombardi Vallauri
(Università IULM – Milano)
Sfrangiamento dei confini tra i generi del discorso musicale negli scritti dei compositori: l’interferenza della poetica sull’analisi e la teoria
A partire dall’analisi linguistica di un caso particolare – alcune voci enciclopediche redatte nel 1958-61 da Pierre Boulez – il contributo mira a individuare gli elementi essenziali e tipici del discorso di poetica. In senso stretto la poetica andrà intesa come l’insieme dei principî (consapevoli o inconsapevoli) che regolano l’attività formante di un artista, ma in senso lato essa è una funzione pragmatico-estetica che pervade ogni genere del discorso artistico (condotto, nel caso della musica, sia dai compositori sia da altre figure del campo): dalla critica agli approcci presuntamente più neutrali (storia, teoria, analisi ecc.). In questa prospettiva si vedrà che i generi letterari del discorso musicale conservano la loro natura di categorie chiare e distinte, nettamente separate, ma sono pure caratterizzati nei loro rapporti da una continuità di fondo e irriducibile mescidanza.
29 gennaio 2020, ore 17
Biblioteca “O. Mischiati” – Museo di San Colombano, Bologna
Con un concerto di Liuwe Tamminga.