Istantanee dal convegno
Il discorso musicale. La musica e i suoi generi testuali nella storia,
Bologna, 15-16 ottobre 2021.
Alcune impressioni, còlte dalle dotte relazioni e dai vivaci momenti di discussione.
Istantanee dal convegno
Il discorso musicale. La musica e i suoi generi testuali nella storia,
Bologna, 15-16 ottobre 2021.
Alcune impressioni, còlte dalle dotte relazioni e dai vivaci momenti di discussione.
Come si scrive di musica? Se poniamo la domanda alla storia, dal passato ci viene incontro una varietà di generi testuali. I generi sono gli araldi della musica, i suoi mercuri alati; sono i veicoli del discorso musicale, i dispositivi plastici che ne modellano nel tempo il contenuto. La prima tipologia testuale in cui si può trovare una tematizzazione della musica è il genere letterario del mito: la favola musicale. Lo spirito filosofico narra invece la musica nella tipologia testuale del trattato, un genere destinato a modellare i fondamenti della teoria e della prassi musicale per oltre due millenni, da Aristosseno a Schönberg. La cultura medievale affianca al trattato di musica altri generi come commentari ai testi filosofici antichi, speculazioni teologico-musicali, laudes musicae, scritti di mistica e spiritualità. L’età umanistica introduce il dialogo, più consono del trattato ad animare la conversazione musicale. La modernità rinnova generi antichi e ne introduce di nuovi: enciclopedie, dizionari, storie, lettere, giornalismo, letteratura di viaggio, biografia e autobiografia, pamphlets e altro ancora. Sono, questi, i generi del discorso musicale contemplati negli interventi al Convegno.
Come possiamo interrogare il genere testuale in quanto rivestimento e veicolo del significato? E quale ne è lo scopo, l’utilità? Innanzi tutto interrogare il genere è come interrogarsi sulle premesse della propria ricerca: è un risalire a ciò che viene prima, a ciò che è scontato e non pensato; può aiutare a interrogarsi sul senso della ricerca, su ciò che si chiede a sé stessi come studiosi. In secondo luogo, «il genere è lo specchio o l’immagine dell’epoca», scrive Shaftesbury. Il genere intercetta gli attori del discorso musicale: chi scrive sulla musica, il pubblico che si vuole raggiungere, la disposizione dei temi, la lingua, i luoghi, le funzioni, le circostanze e, più importante, l’immagine della musica stessa. Il genere diventa un oggetto storico, in quanto fa storia. L’interrogazione sui generi testuali del discorso musicale dà ragione della musica in quanto costruzione storica situata alla convergenza dei diversi saperi che nel tempo l’hanno narrata.
Paolo Gozza
Il discorso musicale. La musica e i suoi generi testuali nella storia.
15-16 ottobre 2021, Bologna
Un convegno a cura di DAMSLab – La Soffitta – Athena Musica
Giornata di studi
Il Saggiatore musicale | Athena Musica | Teatro Comunale di Bologna
Programma
coordina e introduce
Maurizio Giani (Bologna)
venerdì 25 giugno 2021 h 15.30
Foyer Respighi
La registrazione integrale è visibile sul canale Youtube di Athena Musica.
Adriana Guarnieri (Venezia)
Il caso Wagner tra Italia e Francia prima del 1871: contesti e testimonianze
Emanuele D’angelo (Bari)
Versioni ‘aritmiche’: Su Lohengrin e altre wagnerianità in italiano
Marco Targa (Como)
L’immagine di Wagner negli scritti di Luigi Torchi, tra Positivismo e Nazionalismo
Carlo Sisi (Firenze)
Medioevo sublime: analogie figurative della musica wagneriana
Virgilio Bernardoni (Bergamo)
L’ultima prima italiana: Giacomo Puccini revisore dei Maestri Cantori di Norimberga
Francesco Finocchiaro (Padova)
Wagnerismo musicale nel cinema italiano dall’era del “muto” alla nascita del sonoro registrato
Col sostegno di
Ministero della Cultura
Direzione Generale dello Spettacolo
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna