Lo studio punta a documentare le declinazioni dell’antitesi metaforica “organismo-meccanismo” nelle poetiche dell’avanguardia musicale primonovecentesca. L’analisi guarderà alla metafora come elemento di mediazione, nel triangolo ermeneutico di poetica-estetica-composizione. Sarà quindi articolata in tre momenti.
(a) Lo studio prenderà le mosse da una ricognizione dell’antitesi metaforica “musica organica – musica meccanica” negli scritti di poetica delle avanguardie storiche: da Busoni a Schönberg, da Pfitzner a Berg, a Bekker eccetera. L’analisi filologica e metaforologica punterà a illuminare i nessi tra la sfera linguistica e quella teorico-compositiva: a guidare la ricerca è l’ipotesi che gli usi linguistici siano spia di metafore concettuali, le quali non sono solo all’origine di astrazioni estetiche, ma condizionano l’operato compositivo stesso.
(b) L’analisi della metafora non rimarrà tuttavia circoscritta all’atto linguistico isolato, ma sarà ricompresa dapprima entro una metaforica del testo, quindi entro la metaforica del contesto: ciò vuol dire che l’atto metaforico individuale sarà posto in relazione sincronica e diacronica con il patrimonio metaforico culturale. Nella fase centrale dello studio si porranno quindi in dialogo le metaforiche dell’avanguardia con le “metafisiche influenti” della svolta di secolo: dalla riscoperta della Naturphilosphie di Goethe all’antroposofia di Rudolf Steiner, dal neoromanticismo di Eugen Dietrichs alla “morfologia della storia” di Oswald Spengler.
(c) Punto d’arrivo dello studio sarà l’accertamento dei riflessi e dei condizionamenti sul piano compositivo e analitico di una riflessione teorico-estetica plasmata dall’immaginazione metaforica. A questo scopo ci si soffermerà su un caso di studio esemplare: l’antitesi tra organismo e meccanismo nella polemica fra Schönberg, Hindemith e Křenek, sullo sfondo delle sperimentazioni musicali e cinematografiche della Neue Sachlichkeit.
Francesco Finocchiaro