Richard Rolle, mistico medioevale inglese, è ben noto agli storici della letteratura e della teologia; è pressoché sconosciuto invece ai musicologi. Eppure le sue opere, soprattutto gli scritti latini, sono ricche di riferimenti musicali. La riflessione di Rolle si struttura intorno alla musica, al punto che questa viene a costituire l’elemento centrale del suo pensiero filosofico-teologico, e il culmine della sua esperienza mistica.
Mio intento è analizzare gli usi e i contesti della metafora musicale nella sua opera più famosa, l’Incendium amoris, in parallelo con il Melos amoris, opera di argomento più strettamente musicale, già studiata da alcuni musicologi. Mi soffermerò dapprima sul lessico musicale impiegato da Rolle e sulle varie metafore presenti nell’opera, per passare poi ad analizzare una metafora in particolare, definibile come “musico-escatologica”, che costituisce l’asse principale del suo pensiero. Rolle rovescia la tradizionale tesi cristiana: nel suo pensiero, non è la musica che contribuisce all’elevazione spirituale, ma è l’elevazione spirituale che culmina nella musica. In questo quadro, la metafora musicale serve a descrivere e rendere conto di un pensiero audace: il presente della promessa escatologica.
Richard Rolle, English medieval mystic, is well-known to historian of literature and historian of theology, but is almost unknown to musicologists. His writing are full of musical elements. More than that: his mystical considerations are structured on music, and music becomes a central element of his philosophical and theological though as well as the apex of his mystical experience. I wish to analyze the function and context of musical metaphor in his Incendium amoris (with some reference to his Melos amoris, a work more directly “musical” and already noted by some musicologists).
Laurence Wuidar