Antonio Serravezza, già professore ordinario nell’Università di Bologna e docente nelle Università di Bari e della Tuscia, ha dedicato gran parte della sua lunga attività scientifica alla filosofia della musica e alla storia dell’estetica musicale. All’inizio della sua carriera si è occupato del pensiero di Th. W. Adorno e ha condotto ricerche nel campo della sociologia e della fenomenologia della musica. Si è poi occupato dell’estetica musicale hegeliana, dei rapporti tra cultura musicale e cultura scientifica nell’età del positivismo e ha indagato, con particolare riguardo per la cultura del Settecento, le istanze che hanno generato la visione estetica della musica nella sua configurazione moderna. Nella sua attività più recente si è confrontato con problemi metodologici: la determinazione dell’oggetto e delle matrici dell’estetica musicale, la relazione tra estetica musicale e filosofia della musica, tra critica musicale e riflessione estetica. I suoi lavori in corso e i suoi progetti sono guidati da due esigenze: da un lato quella di ridisegnare l’ambito dell’estetica musicale a partire da nuove prospettive storiche e antropologiche, dall’altro quella di cercare un nuovo punto di incontro tra filosofia e musicologia nella chiarificazione dei fattori di crisi della musica d’arte e della sua tradizione repertoriale. I suoi sigari preferiti sono i Por Larrañaga.
Selezione delle pubblicazioni più rappresentative
– Musica, filosofia e società in Th. W. Adorno, Bari, Dedalo, 1976
– La sociologia della musica (a cura di A. Serravezza), Torino, EDT, 1980
– Musica e scienza nell’età del positivismo, Bologna, il Mulino, 1996
– La «musica autonoma» nell’estetica di Hegel, “Musica e storia”, VIII, 2000/2
– Le radici dell’estetica musicale, in Paolo Gozza, Antonio Serravezza, Estetica e Musica. Le origini di un incontro, Bologna, CLUEB, 2004.